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COMUNITA’ ALLOGGIO VALLONARA

LA STORIA 

La struttura in cui ha sede la Comunità Terapeutica Riabilitativa Protetta “Vallonara” è stata la “casa madre” della Cooperativa “Un segno di pace”. Nel 1985 furono inseriti i primi pazienti psichiatrici inviati dal reparto psichiatrico con sede a Marostica (VI), inizialmente come Centro Diurno. La comunità residenziale è nata solo in un secondo momento ed era gestita dagli stessi fondatori e da volontari, in seguito assunti come operatori. Nel 1990 fu stipulata la prima convenzione con l’allora Ulss 3 di Bassano del Grappa (VI). Inizialmente accreditata come Comunità Alloggio Estensiva per utenti adulti con problematiche psichiatriche (DGR 1616), è stata in seguito trasformata in Comunità Alloggio - Modulo base nel 2016. 
Attualmente la struttura è stata convertita in C.T.R.P. di tipo B secondo disposizioni della D.G.R 1673 del 2018 e D.G.R. 522 (Autorizzazione all’esercizio dell’attività da parte della Regione Veneto D.R. n. 330 del 14.09.2021). La Regione Veneto, con Prot. 311990 Class.: 72.00.19 del 13.07.22 (DGR n. 670/2022), ha accreditato la Comunità Terapeutica Riabilitativa Protetta “Vallonara” – tipologia B dal 1.09.22. 

DESCRIZIONE DELLA STRUTTURA 

La struttura che ospita la C.T.R.P.-B “Vallonara” è situata a circa un chilometro dal centro storico di Marostica (VI), facilmente raggiungibile anche a piedi o in bicicletta grazie ad una comoda pista ciclabile. A poche decine di metri dalla struttura vi è una fermata dell’autobus, con facili collegamenti sia verso l’altopiano di Asiago ma anche verso le cittadine di Bassano o di Thiene. La struttura è circondata da un ampio giardino e nelle vicinanze si può accedere a facili e bei percorsi per passeggiare nelle splendide colline del nostro territorio. 
Il servizio è disponibile per una capacità ricettiva fino a 11 utenti, fruibile in forma residenziale per 24 ore al giorno per 365 giorni l’anno. 

MISSION 

Il processo riabilitativo all’interno della CTRP “Vallonara” si costituisce in  una presa in carico globale, a sostegno della necessità dell’abitare e della condivisione di una progettazione terapeutica che comporta un “essere in recovery”, ossia in un processo teso alla riduzione dell’impatto degli effetti deleteri della malattia nella vita della persona e il tentativo di conviverci nella gestione di una sintomatologia che potrebbe durare per un lungo periodo di tempo, se non addirittura tutta la vita (Davidson et al., 2009, p. 26). Il bisogno del paziente di sentirsi in grado di decidere per sé ridando dignità alla propria condizione e potenzialità (empowerment), è riconosciuto in tutta la sua potenzialità motivazionale. Si opera perciò al recupero del diritto di appartenere al contesto sociale con un ruolo attivo e partecipe, ove la famiglia non viene “più vista solo come il nucleo all’interno del quale la patologia dell’ospite ha preso corpo e si è sviluppata, ma soprattutto come risorsa imprescindibile durante il trattamento comunitario e insostituibile al termine di esso, quando il paziente viene dimesso (De Crescente, D’Elia, 2012, p. 373). 
Nell’epoca post-manicomiale si è assistito al passaggio dalla concezione della malattia mentale riferita al modello biomedico, centrato sulla guarigione dalla sintomatologia clinica, a quella del modello bio-psico-sociale (Engel, 1977). L’intervento riabilitativo si finalizza nell’integrazione di quattro ambiti specifici di intervento della riabilitazione psichiatrica: menomazione, disfunzione, disabilità, handicap (Carozza, 2006, p. 23). Si ritiene che la configurazione finale assunta dalla malattia sia il risultato delle loro reciproche interazioni (riverberazione reciproca), poiché nessuno di essi, da solo, è in grado di fornire una risposta esaustiva ai diversi quadri psicopatologici. Sulla base di tale impostazione, la riabilitazione psichiatrica si è gradualmente concentrata sulla principale conseguenza invalidante del disturbo mentale, cioè la compromissione dell’abilità a svolgere ruoli sociali (Anthony, 1993; Carozza, 2006). 
Questa cornice di riferimento consente di avere un orientamento sugli attuali indirizzi di intervento nell’ambito della salute mentale; approcci differenti, da integrare in un’ottica di personalizzazione dell’intervento riabilitativo. 

TIPOLOGIA UTENZA 

La comunità accoglie pazienti con disturbi di personalità con diversi gradi di gravità o disturbi psicotici all’esordio secondo decreto n.1673 /DGR del 12/11/2018.
Sono criteri di esclusione: disturbi antisociali di personalità, disturbi di personalità con deficit intellettivi medio gravi, disturbi da abuso di sostanze.
La struttura ospita anche un gruppo appartamento sociale (G.A.S.) indipendente per 4 ospiti.

L'EQUIPE 

L’equipe è composta da:
RSS Responsabile Sede di Servizio Psicologo Psicoterapeuta
Psicologa 
C/SU Coordinatore Servizi all’Utenza 
C/T Coordinatore tecnico
Personale Infermieristico
Educatore sanitario
Operatori Socio Sanitari OSS
Medico Psichiatra nel ruolo di consulente esterno 

INDIRIZZO

Indirizzo: Via Ca' Brusà n. 36 - 36063 Vallonara di Marostica (VI) 
Email: comunita.vallonara@unsegnodipace.it 
Tel.e Fax: 0424/77499

Immagini

  • Stanza psicologi

    Stanza psicologi

  • Sala polifunzionale

    Sala polifunzionale

  • Vallonara

    Vallonara

  • Entrata

    Entrata

  • Sala da pranzo

    Sala da pranzo

  • Camera da letto

    Camera da letto

  • Cucina

    Cucina

  • Ascensore

    Ascensore